Uno degli obiettivi di DigitAP è dotare il sistema delle Aree Marine Protette (AMP) italiane di strumentazioni e di competenze tecnico-scientifiche all’avanguardia per le attività di monitoraggio ambientale di specie e habitat e delle pressioni antropiche. Lo scopo è quello di disporre di informazioni chiave a supporto della loro gestione, nonché per la sorveglianza e il controllo delle attività che vi si esercitano.
Tra gli strumenti, è prevista la fornitura di:
- Veicoli subacquei a controllo remoto (ROV) equipaggiati con sensore 3D che permettono di eseguire ispezioni visive, prelevare campioni e installare strumenti di monitoraggio. Si tratta di strumenti fondamentali per il monitoraggio e la ricerca subacquei, che consentono esplorazioni dettagliate e interventi mirati nelle profondità marine, quali, ad esempio, la mappatura tridimensionale degli habitat ed il censimento delle reti fantasma e degli attrezzi da pesca persi.
- Veicoli autonomi di superficie (ASV) equipaggiati con sensori geofisici di precisione. Gli ecoscandagli multibeam multifrequenza consentono la raccolta di dati sulla morfologia dei fondali, fondamentali per la mappatura ad altissima risoluzione di specie e di habitat di interesse conservazionistico.
- Droni (ovvero Unmanned Aerial Systems -UAS) con tecnologia di posizionamento satellitare altamente accurato (RTK), di due diverse tipologie: uno equipaggiato con sensore LiDAR a luce laser e uno con sonda multispettrale. L’utilizzo di droni consentirà alle AMP di estendere la capacità di monitoraggio e sorveglianza a livello locale delle aree costiere e di quelle marine poco profonde. Saranno quindi utilizzati per mappature di dettaglio dei popolamenti algali superficiali, della frangia intertidale e del limite superiore delle praterie di fanerogame marina (Posidonia oceanica). Permetteranno inoltre attività di rilevanza sito-specifica, come il monitoraggio dei rifiuti plastici, degli sversamenti di idrocarburi, della pesca professionale e delle attività turistico-ricreative, fornendo informazioni dettagliate e immediatamente utilizzabili per la gestione adattativa delle Aree Marine Protette.
- Fotocamere 3D subacquee, equipaggiate con illuminatori LED, per rilievi fotogrammetrici subacquei finalizzati alla creazione di modelli 3D accurati dell’ambiente subacqueo e in particolare per la mappatura di habitat, relitti e attrezzi da pesca persi.
Per ciascuna strumentazione acquisita è prevista una specifica attività di formazione avanzata del personale delle AMP incaricato al loro utilizzo e l’assistenza nella gestione di tutte le apparecchiature connesse.
A ciascuna AMP viene inoltre fornita la possibilità di fruire dell’elaborazione di dati satellitari multisensore e multipiattaforma integrati con sistemi legacy cooperativi quali il sistema di controllo dei pescherecci (VMS) e il sistema di identificazione automatica delle imbarcazioni (AIS), e il cui il tracciamento tramite la comunicazione in radiofrequenza (RF) tra imbarcazioni e stazioni di terra.
Per le 11 AMP inserite nella lista delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM) sarà anche installato un sistema di monitoraggio dei parametri chimico-fisici mediante l’impiego di sensori subacquei equipaggiati con comunicazione wireless.