Descrizione dell’habitat e delle principali pressioni
Le comunità superficiali su substrato roccioso della frangia infralitorale, costituite principalmente da popolamenti algali superficiali e biocostruzioni, rispondono ai cambiamenti delle condizioni ambientali in tempi relativamente brevi. Per questo motivo sono particolarmente adatte al monitoraggio dello stato ecologico delle acque costiere e, quindi, descritte nell’Annex I della Direttiva 92/43/EEC “Habitat” (nell’ambito dell’habitat 1170 “Scogliere”).
Tra le comunità algali della fascia microtidale, un ruolo ecologico primario è svolto da alghe brune note come Cystoseria (Ordine Fucales, generi Cystoseira, Ericaria, Gongolaria e Treptacantha). In condizioni ottimali, tali popolamenti sono in grado di formare appena sotto la superficie una cintura orizzontale fitta e continua di formazioni arborescenti, con una complessità tridimensionale tale svolgere una funzione “strutturante”. La maggior parte delle Fucales è sensibile ad un ampio spettro di stress ambientali: in ambienti caratterizzati da condizioni ecologiche alterate, i popolamenti mostrano una progressiva rarefazione, cedendo il posto a specie più tolleranti. Numerose specie sono inserite nella lista degli habitat maggiormente meritevoli di protezione e quindi prioritari secondo il Protocollo SPA/BIO (Specially Protected Areas and Biological Diversity in the Mediterranean, Convenzione di Barcellona). La loro presenza è quindi cruciale nella determinazione di “Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo” (ASPIM), zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
Nel contesto della Nature Restoration Law, inoltre, l’annex II considera tra gli habitat marini oggetto delle previsioni di intervento di ripristino ecologico, definiti secondo classificazione EUNIS, numerosi habitat a Cystoseira ricadenti nella fascia di interesse per i monitoraggi in oggetto.
Tecniche di raccolta dati
Per ogni AMP saranno cartografate almeno due tratti costieri di 500 m, per un totale di 1 km di costa. Per ogni sito, verranno annotate le comunità dominanti ed alcune informazioni sulla morfologia costiera. L’acquisizione dei dati avverrà tramite l’utilizzo di droni equipaggiati con camera RGB e Multispettrale, in grado di eseguire fotografie aeree georeferenziate e ad altissima risoluzione. A supporto dei rilievi con drone sarà possibile impiegare veicoli autonomi di superficie (ASV) e condurre rilievi in situ mediante camera 3D fotogrammetrica.
Elaborazione e Restituzione dei dati
L’identificazione dei popolamenti di frangia sarà essere condotta mediante l’applicazione di tecniche di classificazione automatica, ovvero con algoritmi di machine learning.