Il 15 e 17 ottobre il Parco di Pantelleria è stato un laboratorio a cielo aperto per gli studenti delle scuole dell’isola. Gli studenti hanno partecipato alle attività sul campo organizzate nell’ambito del progetto Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle Aree marine Protette – DigitAP – della specifica misura del PNRR “Transizione ecologica e rivoluzione verde” di cui è titolare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Pinus halepensis, una delle specie più ribelli dell’isola, che resiste alle pendenze, all’aerosol marino e all’aridità del suolo sotto le rupi nella zona di Punta del Mulinazzo
Gli esperti ISPRA, l’ente che detiene il coordinamento scientifico delle attività previste dal progetto, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, hanno affrontato i temi della progettazione e della raccolta dati floristico-vegetazionale degli habitat “ribelli”, cioè quelli che resistono a particolari condizioni rispetto ad eventi climatici e naturali estremi.
All’evento formativo hanno partecipato circa cento studenti delle scuole elementari, medie e superiori.
DigitAP nasce con l’obiettivo di rendere più sostenibili ed efficienti le attività di monitoraggio di pressioni e minacce su specie e habitat nei 24 parchi nazionali e le 31 aree marine protette attraverso la messa a punto di procedure standardizzate e digitalizzate. Mira a potenziare le strumentazioni tecnologiche con l’obiettivo di migliorare e ampliare le conoscenze sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici delle aree protette nazionali in maniera coordinata. Infine, ha l’obiettivo di rendere facilmente accessibili e comprensibili i dati provenienti dalle attività monitoraggio.

Limonium secundirameum in primo piano al lago Bagno dell’Acqua