Entra nel vivo l’intervento del progetto DigitAP dedicato alle Aree Marine Protette (AMP), con l’avvio della fase di consegna della strumentazione destinata al monitoraggio ambientale di specie e habitat e delle pressioni antropiche.
Si tratta di strumentazione ad alta tecnologia, tra cui droni di due tipologie diverse: un primo modello dotato di sensore LiDAR a luce laser, ideale per la mappatura 3D del territorio e delle strutture sommerse e l’altro dotato di sonda multispettrale, in grado di rilevare parametri ambientali, tra cui le caratteristiche della vegetazione e la qualità dell’acqua.
Le prime AMP interessate alla consegna dei droni sono quelle della Sicilia radunate a Capo Milazzo, a seguire e per tutto il periodo estivo, le consegne riguarderanno le AMP della Sardegna presso Sinis Mal di Ventre, poi le AMP adriatiche a Torre Guaceto, infine quelle che si affacciano sul Tirreno settentrionale presso le Secche della Meloria e il gruppo del Tirreno Meridionale presso l’AMP di Ventotene. L’utilizzo di droni consentirà alle AMP di estendere la capacità di monitoraggio e sorveglianza a livello locale delle aree costiere e di quelle marine poco profonde. Saranno effettuate mappature di dettaglio dei popolamenti algali superficiali, della zona di litorale dipendente dalle maree – frangia intertidale – e del limite superiore delle praterie di Posidonia oceanica.
L’impiego di alta tecnologia consentirà la rilevanza sito-specifica, come il monitoraggio dei rifiuti plastici, degli sversamenti di idrocarburi, della pesca professionale e delle attività turistico-ricreative. I dati di monitoraggio forniranno informazioni dettagliate e immediatamente utilizzabili per la gestione adattativa delle AMP. L’intervento specifico dedicato alle AMP di DigtAP prevede la fornitura di ulteriore strumentazione di monitoraggio che verrà rilasciata nel corso del periodo progettuale ed include attività di formazione avanzata del personale incaricato al loro utilizzo.
