Studio pilota per il monitoraggio di chirotteri di interesse unionale

Tra le diverse metodologie utilizzate per studiare i chirotteri, il monitoraggio acustico tramite registratori di ultrasuoni si sta rivelando uno strumento particolarmente efficace e non invasivo. I pipistrelli, infatti, utilizzano l’ecolocalizzazione per orientarsi e cacciare, emettendo suoni ad alta frequenza, al di sopra della soglia uditiva umana, chiamati ultrasuoni.

Registratore di ultrasuoni

Ogni specie di chirottero produce ultrasuoni con caratteristiche uniche in termini di frequenza, durata e struttura, fungendo quasi da “firma acustica” identificativa. Per il monitoraggio acustico attivo si utilizzano appositi registratori in grado di convertire gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli in suoni udibili, permettendo l’identificazione delle specie presenti in un determinato momento e luogo.

L’innovativo intervento di monitoraggio di chirotteri di interesse unionale all’interno dei parchi nazionali, previsto nell’ambito del progetto  DigitAP, prevede la raccolta sistematica e su larga scala di dati di presenza attraverso l’impiego di registratori di ultrasuoni automatici.

Si tratta di strumenti in grado di fornire informazioni dettagliate sulla presenza, distribuzione e attività di questi importanti mammiferi volanti, in modo non invasivo ed efficiente. Questi dispositivi, compatti e resistenti agli agenti atmosferici, vengono posizionati nei diversi tipi di habitat e in prossimità di potenziali siti di rifugio (grotte, alberi cavi, edifici). I registratori vengono programmati per registrare automaticamente gli ultrasuoni durante le ore notturne, periodo di maggiore attività dei chirotteri.

Rhinolophus Ferrumequinum Foto: A. Calabrese
Plecotus Gaisleri Foto: A. Calabrese